martedì 25 agosto 2015

V4: Modalità di installazione di fondazioni a vite

Chiarezza e semplicità della tecnologia è il filo conduttore che lega la natura delle viti di fondazione, agli usi che se ne possono fare fino alle modalità con la quale esse possono essere installate. Le eliche o le spirali saldate sul fusto permettono l’infissione attraverso l’applicazione di una coppia ovvero la rotazione e non attraverso sistemi di percussione: i vantaggi stanno nella possibilità d’uso di sistemi leggeri e trasportabili a mano in sostituzione a macchinari pesanti, con conseguente meno rumorosità del cantiere e salvaguardia della salute e dell’ambiente circostante soprattutto in contesti vincolati (ad esempio le Z.P.S. e S.I.C., zone di protezione speciale e siti di interesse comunitario) dove le lavorazioni tradizionali possono essere limitate in alcuni periodi dell’anno.

Immaginiamo per un momento le comuni che acquistiamo dal ferramenta: l’infissione può avvenire manualmente attraverso semplici utensili oppure meccanicamente con avvitatori leggeri o pesanti. Nello specifico per le viti di fondazione l’infissione può essere effettuata:
-          manualmente, ovvero con l’impiego comuni tondini di ferro da carpenteria, con un semplice palanchino oppure con speciali chiavi atte far eseguire l’operazione in piedi;
-          meccanicamente con l’ausilio di avvitatori dinamometrici elettrici per avvitatura industriale, come il serraggio di bulloni nella carpenteria metallica, ma sempre con operatori a terra;
-          meccanicamente con mezzi meccanici quali per esempio mini escavatori, attraverso trivelle idrauliche applicabili ai bracci degli escavatori stessi, con operatori che si coordinano durante la lavorazione.
Esponiamo i tre sistemi rapportando le viti di fondazioni alle viti di ferramenta attraverso questa immagine.
Evidenziamo sempre la differenza tra l’installazione meccanica con trapano da quella con mezzi meccanici perché l’impiego di risorse è sensibilmente diverso: per esempio dal punto di vista della sicurezza due operatori con avvitatore dinamometrico (e generatore elettrico laddove non vi sia la possibilità di accedere all’alimentazione attraverso prolunghe) sottostanno a minori rischi nella lavorazione rispetto a due operatori che eseguono l’opera con l’ausilio di escavatore. Diverso è anche l’impiego di mezzi di trasporto, con conseguente facilitazione d’accesso a siti localizzati in posti impervi o in altura. Questi fattori ampliano le possibilità di scelta da parte di imprese esecutrici di lavori per qualsiasi settore (costruzioni civili, opere verdi, difesa suolo, imprese stradali e movimenti terra, elettricisti per illuminazione pubblica).

Da un punto di vista tecnico le tre modalità di installazione differiscono sensibilmente per la coppia motrice applicabile, ovvero la forza con la quale infiggere la vite: più si va in profondità, o maggiore è la lunghezza della vite o il diametro del fusto maggiore sarà la coppia necessaria per completare l’infissione.
A livello indicativo e personale basato sull’esperienza propria, come limite generico per l’infissione manuale assumeremmo viti di lunghezza massima 70 cm e diametro massimo del fusto 7 cm, mentre per l’infissione con avvitatore i limiti si elevano a viti di lunghezza massima 150-160 cm e diametro del fusto inferiore 12 cm.
Per quanto riguarda l’installazione con trivelle idrauliche, i limiti vengono imposti dalla potenza della trivella stessa e dal mezzo meccanico. Aggiungiamo inoltre che le possibilità di operare sono molto estese perché parecchi sono i mezzi al quale poter applicare una trivella: escavatori di ogni dimensione, macchine perforatrici, autocarri con gru, trattori, mini dumper ed altri mezzi ancora.
Tecnici e operatori di ditte installatrici sapranno valutare in base alle esigenze e alle proprie dotazioni la maniera ottimale col quale effettuare la lavorazione.

In qualsiasi caso o intervento, natura del terreno e tipologia di opera con relative sollecitazioni portano alla definizione delle dimensioni e del numero viti da utilizzare e quindi ad un ventaglio di possibili scelte per individuare la modalità di installazione più adeguata. 

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